TORTA ALLE FRAGOLE, FOGLIO 19

Wilt du ain erber dortten machen

Rivista di alimentazione

A prima vista, la torta alle fragole è una delle ricette più semplici del libro di cucina di Philippine Welser. Nel libro di cucina si trova anche la ricetta base del "bedalin" (cioè la base), che è una semplice pasta frolla.

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DAL LIBRO DI CUCINA DI PHILIPPINE WELSER

»Wilt du ain erber dortten machen – so leg die erber auf das bedalin vnnd yber ses mit zucker dar nach leg aber erber dar auf vnnd wyder zucker bis das es yber let ist den mach ain zer schnite decke dar yber vnd las syttich bachenn wan er halb bachen ist so dau ain buder dar auff«

TRASCRIZIONE

(Vuoi fare una torta alle fragole – si mettono le fragole su una base, si cospargono con dello zucchero, si ripete il procedimento, si copre il composto di fragole e zucchero con delle striscioline d’impasto e si lascia cuocere fino a metà cottura, prima di finire la cottura si aggiunge ancora del burro sopra.)

Oggi, fragole fresche, grandi e succose appaiono invitanti sui banchi dei fruttivendoli e dei supermercati già a partire dal mese di aprile - ma com’era ai tempi di Philippine Welser?

Nel XVI secolo le fragole erano esclusivamente piccole fragoline di bosco “d’ogni mese” (fragaria vesca), coltivate fin dal Medioevo. Dopo la scoperta dell’America, un nuovo tipo di fragola arrivò in Europa. La Fragaria virginiana è stata citata per la prima volta in un catalogo europeo di giardinaggio nel 1623. Era aromatica, molto più grande della fragola di bosco e poteva essere coltivata con rese elevate. Nel 1714, un’altra specie di fragola, la Fragaria chiloensis, fu portata in Europa dal Sud America. Poiché le rese non erano molto elevate, Antoine Nicolas Duchesne incrociò le due varietà ad Amsterdam nel 1750, dando origine all’odierna fragola da giardino, la Fragaria ananassa. Oggi sono ben più di mille le varietà che si sono sviluppate a partire da questa varietà madre.

Le fragole sono anche un tema ricorrente nelle arti figurative. Per la loro piccola dimensione sono simbolo di umiltà e modestia e, in quanto pianta della famiglia delle rose, sono un attributo della Vergine Maria. Le foglie tripartite erano considerate un simbolo della Trinità, mentre i cinque petali simboleggiavano già nel Medioevo le ferite della crocifissione di Gesù. Il corpo del frutto rosso e pendente verso il basso è stato interpretato come il sangue versato di Cristo.

PER LA NOSTRA CROSTATA ABBIAMO USATO (INGREDIENTI):

Impasto:

  • 300 g di farina
  • 200 g di burro
  • 100 g di zucchero di canna
  • 1 uovo

Decorazione:

  • 500 g di fragole tagliate a fettine
  • 50 g di zucchero di canna

Katharina Seidl

Dr. Katharina Seidl ist Kuratorin auf Schloss Ambras Innsbruck und leitet die Kunstvermittlung.